Coordinati rispettivamente dalle Università di Bologna, Parma e Pisa
Tre nuovi studi clinici per il trattamento del Covid-19 sono stati autorizzati dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). I nuovi studi coinvolgeranno diversi centri clinici e riguardano un anticoagulante, un farmaco per la gotta e uno per l'artrite reumatoide. Il primo, spiega Aifa, è uno studio multicentrico, coordinato dall'Università di Bologna, che valuterà sicurezza e efficacia di un anticoagulante, l'enoxaparina sodica nel trattamento di persone con quadro clinico moderato o severo. Il secondo è uno studio randomizzato coordinato dall'Università di Parma che studierà la sicurezza e l'efficacia dell'anti-infiammatorio colchicina, già oggi utilizzato per la gotta, in pazienti con Covid-19 e polmonite, in condizioni stabili.
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
I medicinali a base di enalapril iniettabile non sono disponibili in Italia da oltre vent’anni, in seguito alla revoca dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) su rinuncia da parte dell’azienda farmaceutica titolare, nel 2000
"Alleanza con le industrie. Italia sia leader nei tavoli che contano"
Trasferire in modo sicuro i pazienti ad una terapia alternativa con l’ormone della crescita a discrezione dei medici
Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali
La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve
Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni
Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
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